tradimenti
Cuckold senza esserlo
di GiulioGang
16.08.2021 |
1.884 |
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"Così fù, persi e dovetti adempiere ai miei doveri..."
Il tutto nasce da una storia vera capitata qualche anno fà...Assieme a Marco, carissimo amico d'infanzia, ci si incontrava settimanalmente nei campi da Tennis, dove a fine partita si scherzava e ironizzava sulle dimensioni del pene, il mio molto più generoso del suo. Una sera terminata la nostra sgambata, tornati in doccia, vidi Marco più eccitato del solito, iniziò a farmi domande strane, del tipo, se eretto era ancora più grosso e quanto misurasse, sin a sentirgli scappare dalle labbra: " Tra le tette di Sara starebbe benissimo"...
Nell'udire tali parole mi voltai di botto e senza pensarci su risposi che da anni fantasticavo su quelle enormi Tettone e che l'avrei accontentato volentieri.
Calò il gelo per qualche secondo sin quando lui emise una risata che fu sentita in tutti i campi, continuò rispondendo proveremo.
Dopo un paio di settimana, in occasione della nostra consueta partitella, vidi presentare Marco assieme Sara, la quale in maglia super scollata e gonnellina leggera si accomodò sugli spalti, Marco mi si avvicino sorridendo e mi disse: "Stasera non ti distrarre troppo", io forse preso dall'eccitazione e dalla visione di così tanta roba risposi su due piedi che anche da distratto l'avrei battuto...
E fu proprio lì che partì la sfida, Marco disse che se avessi vinto sarebbe stata mia, ma se avessi perso avrei dovuto fare una cosa per l'oro. Perplesso ma eccitato accolsi la sfida, mi incuriosiva forse più il perdere che averla tutta per me, non osavo immaginare cosa quelle menti perverse avevano in servo. Così fù, persi e dovetti adempiere ai miei doveri. Ritornati negli spogliatoi con un'area soddisfatta, avevo perso ma non aspettavo altro che sapere quale fosse la mia penitenza, allora dissi a Marco cosa mi aspettasse, e lui sorridente ed eccitato mi disse che sarei stato Cuck al posto suo, dovevo assecondare una voglia che pervadeva nella mente di Sara ma che non sarebbe stato in grado di soddisfare, perchè molto probabilmente avrebbe cambiato idea all'ultimo. Mi disse che era tutto organizzato, lei sarebbe venuta con me, dovevo portarla in un parco frequentato da uomini di colore e li avrebbe goduto come non mai, mentre io da pseudo cuck avrei fatto la guardia.
Rimasi a bocca aperta sbalordito, chiesi ma stai scherzando e lui mi disse che ormai non potevo tirarmi indietro.
Salii in macchina con Sara, senza salutare mi disse: "Quel porco è riuscito a trovare un complice alla sua altezza, sai mi parla spesso di te e delle tue dimensioni, mi ha pure detto che ti piacerebbe mettermelo tra le tette, chissà magari più tardi ti accontento"...
Nell'udire così tanta sfrontatezza mi si rizzò il cazzo, ma da bravo autista e complice dissi di indicarmi il luogo.
Arrivati nel luogo, lei mi disse di scendere e di prenderla per mano, ci incamminammo all'interno del parco come due fidanzatini, in luoghi sempre piu oscuri, arrivati in una panchina isolata mi fece sedere e mi ordino di stare buono, inizio a baciarmi e toccarmi da per tutto, io assecondavo le sue voglie, ma stranito non osavo spingermi oltre, era Lei che mi guidava e forzava, velocemente comparvero tre uomini che in penombra sembrarono delle montagne, lei con molto nonchalance fece segno di avvicinarsi, i tre non persero tempo avvinghiando le mani su di lei che in un men che non si dica tirò su la gonna e spostò il sottile filo che divideva il sesso dagli indumenti, lo stesso fecero i tre, mentre il primo entro in figa senza domandar permesso e per lo più senza rispetto, gli altri due gli strapparono letteralmente la maglia facendo pendolare gli enormi seni, che pur avendoli immaginati non pensavo fossero cosi grandi, tirarono fuori due enormi cazzoni che lei inizio a spompare come se volesse vincere un winner world record, mi guardava negli occhi e ogni tanto diceva "Dai scopatemi davanti il mio Cornuto". I tre si cambiavano continuamente i ruoli e ridevano di me, il quale non sapevo cosa fare, se ricambiare i sorrisi o se continuare nella parte.
Non so quanto tempo sia passato, ma uno dei tre esclamo "Adesso riempiamola", cominciarono a pomparla ancora piu forte e Lei ricambiava nelle spinte e nell'ingurgitare quegli enormi cazzoni, Sara era ormai in trance, piena in tutti i suoi buchi, solo nei porno mi ero immaginato una scena del genere, non pensavo, una Donna apparentemente cosi tranquilla, spingersi così tanto.
Sentii urlare il primo che venne copiosamente in figa, velocemente infilò il cazzo anche il secondo ed il terzo riservandole lo stesso trattamento, si rialzarono velocemente i calzoni e sparirono tra i cespugli, portando con se il ricordo delle mutandine e la maglia strappata. Lei rimase davanti a me, semi nuda, soddisfatta e sorridente, tirò una nuova maglia dalla borsa e mi disse "Adesso torniamo dal cornutello del tuo amico, la penitenza per te non è ancora finita".
La presi per mano e ci incamminammo verso l'auto, pronto per il proseguo della serata...
Saliti in macchina lei era più sciolta e vogliosa di qualche ora prima, mi disse conosci la strada di casa. Percorso qualche km di superstrada in totale silenzio, notammo in lontananza un'area di servizio, lei mi disse di entrare perché voleva qualcosa da bere, io accostai, arrivati dinnanzi l'area di servizio lei mi ordinò di parcheggiare l'auto in una zona un po' più riservata e ti attenderla in auto, sarebbe tornata subito, e cosi feci. La vidi scendere sculettando ed ancheggiando come una zoccola, ogni tanto si voltava e rideva. Davanti l'ingresso del bar vidi quattro ragazzini sui 24/25 anni, che nel vederla cosi troia e sfacciati la squadrarono come a volerla scopare con gli occhi, uno più audace sussurrò qualcosa, Sara voltatasi di botto rispose e con un sorriso continuò la sua camminata, i quattro cominciarono a ridere e dopo qualche secondo entrarono dentro, fu lì la grande sorpresa, vidi illuminare il cellulare, era Sara, il messaggio riportava: "rispondi di si", non capii in quel momento, ma la cosa iniziava a farsi più chiara qualche attimo dopo. Vidi i ragazzi uscire fuori ed incamminarsi verso di me, appena arrivati davanti l'auto accesero una sigaretta, il più audace mi saluto e mi chiese se la signora fosse la mia compagna, io risposi un timido si, lui disse che Sara aveva spiegato loro che aveva una voglia matta di essere scopata dentro i bagni dell'autogrill, ma l'avrebbe solamente fatto se il suo bravo cornuto ne avrebbe dato il consenso, fu lì che capii il testo del messaggio, pensai in me che gran Troia e che gran cornuto il mio amico Marco, non potei fare a meno di annuire, i quattro gettarono la sigaretta e corsero per i bagni, la stazione era deserta, li seguii, entrati dentro sparirono, mi avvicinai al bancone e ordinai una bottiglietta d'acqua, ero curioso di sapere dove si fosse cacciata, il barista mi servi, nel ringraziarlo lui miscelo un prego con un timido coppia libertina? Mi girai e sorrisi, mi indico la strada del bagno secondario dicendomi che tra qualche istante sarebbe arrivato anche lui.
Entrai nei bagni degli uomini, c'era un'odore acre misto urina e sperma, sedimentato li da anni, mi guardai intorno e non vidi nessuno, sin quando girai l'angolo e la vidi inginocchiata tra i resti di urina senza maglia con le tettone al vento e la gonnellina sollevata, circondata dai quattro ragazzi che le sbattevano il cazzo in volto e tiravano su qualche foto ricordo. Io rimasi ad occhi aperti, non potevo pensare che si spingesse cosi tanto, lei nel vedermi sorrise, tiro i cazzi fuori dalle labbra ed esclamo salutate il cornuto, i ragazzi iniziarono a ridere, ed esclamare che gran bella zoccola che hai, adesso ci svuotiamo le palle su di lei e te la porti a casa tutta rotta. Sara emise una risata assurda, mi disse filma tutto che sarebbe stato un piacere rivederlo.
I ragazzi iniziarono a scoparla come i forsennati, pensarono fosse l'occasione della loro vita, ci credo bene, i primi due sborrarono in un men che non si dica, tirarono su i calzoni e quasi mortificati scapparono via, il terzo resistette qualcosa in più, venne in gola e scappo, il quarto, quello più sfacciato pompava in figa con tanta maestria, Sara godeva come una zoccola guardandomi in video, sin quando disse al ragazzo, sei stato il più bravo e voglio premiarti, spaccami il culo, il ragazzo si fermo qualche istante, lo tirò fuori e come in un luna park lo spinse dentro tutto in un colpo, Sara si strinse forte all'orinatoio, ormai era presa dalla voglia, inondata di sperma e inzuppata di urina. Il ragazzo non poté tenere più l'eccitazione e le venne dentro il culo, Sara continuo a spingere e a godere, dopo le ultime pompate tirò fuori il cazzo ormai moscio, con l'intraprendenza che lo contraddiceva, la fece inginocchiare e inizio una grande pioggia dorata sulla faccia e sulle Tettone, non potevo immaginare tanto, rimasi a bocca aperta, Sara nel vedermi cosi in estasi volle alzare il tiro, apri la bocca e come un un comune cesso accolse tutta quell'urina che qualche istante dopo, sputo per terra. Il ragazzo più che soddisfatto tirò su i calzoni e sparì. Sara mi guardo fradicia e soddisfatta, accompagnami a casa, ho bisogno di una doccia, Io stupito chiesi che da una sera accoglie sperma in figa senza protezione, e lei sorridendo disse: "Magari il tuo amico diventa papà"...
Uscimmo dal bagno mano nella mano, il barista rise e mi disse che era dispiaciuto di non aver partecipato e continuò sorridendo alla prossima.
Salimmo in macchina, vidi lo sguardo di una coppia che ci osservava e non riusciva a capire le condizioni di Sara.
Accesa l'auto partii, Sara distrutta e soddisfatta mi ordinò di inviare il video a Marco e dirgli di sparire dalla vista per questa sera, ancora la mia penitenza non era finita.
To be continue...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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